domenica 27 marzo 2011

LA CONVIVENZA RAPPRESENTA AMORE PER LEI E SESSO PER LUI

Secondo quanto si legge sul Daily Mail Online, lo studio dimostra inoltre che uomini e donne sono d'accordo sui molti vantaggi del convivere, dal fatto di affrontare insieme una serie di spese alla possibilità di trascorrere più tempo insieme. Ma secondo la professoressa Penelope Huang, che ha guidato la ricerca, nel corso dello studio "l'idea che la convivenza permetta di fare l'amore più spesso è stata sottolineata molto di più dagli uomini che dalle donne".

Ma non finisce qui. Gli uomini apprezzano la convivenza perché lega meno di un impegno preso formalmente e tendono a considerarla come un semplice test dal quale può anche non derivare alcuna conseguenza. Per le donne, invece si tratta di un breve intervallo prima di convolare a nozze. L'amore le spinge a questo passo tre volte di più rispetto a un uomo, anche se rispetto al matrimonio, la convivenza ha per il gentil sesso meno legittimità. Gli uomini sono invece più preoccupati per un passo che segna la fine della loro vita da single.
La professoressa Huang e il suo staff di ricercatori dell'Università della California a San Francisco hanno 'interrogato' circa 200 tra uomini e donne. "Alcuni uomini - spiega l'esperta – hanno mostrato qualche rimorso per aver perso l'opportunità di avere rapporti sessuali con altre donne". Insomma, "uomini e donne sembrano andare a convivere con 'differenti livelli di impegno".
 

IL TRADIMENTO AUMENTA IL RISCHIO D'INFARTO

Le scappatelle extraconiugali non mettono solo a rischio il matrimonio ma anche la salute stessa degli adulteri, esponendoli al rischio di un attacco di cuore. A mettere in guardia da tradimenti e storielle «da una notte e via» sono i ricercatori del «Tufts Medical Centre» e della «Harvard School of Public Health» : in uno studio congiunto, pubblicato sul «Journal of the American Medical Association» che ha preso in esame 14 precedenti ricerche sugli attacchi di cuore, hanno sottolineato come il sesso occasionale causi molti più infarti dei rapporti intimi regolari. Come ogni altra attività fisica, infatti, anche il sesso aumenta le pulsazioni cardiache e la pressione del sangue, spingendo il cuore a lavorare di più. Dati alla mano, pare che il rischio di un infarto a breve termine durante un’attività sessuale episodica (come, appunto, le storie di una notte) sia quasi tre volte superiore (2,7 per la precisione) rispetto, invece, al sesso praticato più spesso e in modo regolare, mentre quando il cuore viene sottoposto ad una qualunque forma episodica di attività fisica il rischio di un infarto può aumentare fino a tre volte e mezzo. In altre parole, sostengono gli scienziati, più attivi si è, sia sessualmente che fisicamente, e meno pericoli si corrono: non a caso, la possibilità di soffrire di un attacco di cuore decresce del 45% per ogni momento extra che una persona dedica all’attività fisica e anche il rischio di morte crolla del 30%.

 
«CONIUGALE» FA BENE- «E’ importante distinguere fra le cause di un attacco di cuore e quelle che potrebbero potenzialmente scatenarlo – ha spiegato al londinese Daily Mail, Amy Thompson della British Heart Foundation – . Lo studio mostra che il sesso può agire da fattore scatenante, ma questo non cambia il nostro punto di vista sui benefici dell’attività fisica. È stato dimostrato che, per aiutare il cuore a restare in forma, bisognerebbe fare 30 minuti al giorno di attività fisica moderata almeno cinque volte a settimana e il sesso non causa più stress che salire un paio di rampe di scale». Ma forse nel caso delle scappatelle a giocare un brutto tiro alle coronarie degli adulteri è anche il terrore di essere beccati. Comunque, già nel 2002 alcuni studiosi del St. Thomas’s Hospital di Londra avevano evidenziato quanto le relazioni extraconiugali «facessero male al cuore». «l 75% dei casi di morte improvvisa durante l’attività sessuale riguarda persone coinvolte in una scappatella – aveva spiegato il cardiologo Graham Jackson – anche se va aggiunto che solo l’1% degli attacchi di cuore viene scatenato dal sesso».

LE DONNE RIMPIANGONO PIU' DEGLI UOMINI L'AMORE PERDUTO

A sentenziare che la donna è più soggetta a rimpiangere il perduto amor sono stati gli esperti della famosa scuola americana di management Kellogg School of Management, guidati dal professor Neal Roese.
Lo studio ha coinvolto oltre 400 americani di età compresa tra i 20 e gli 80 anni. I soggetti sono stati intervistati telefonicamente e dovevano rispondere a una serie di domande tra cui fare un elenco dei loro più grandi rimpianti riguardo la propria vita.
A sorpresa i maggiori rimpianti non riguardavano - che so - la carriera ma i sentimenti, l’amore. La maggioranza dei partecipanti allo studio, infatti, ha espresso rammarico proprio per le occasioni mancate, le storie d’amore finite o mai iniziate.
Ed eccoci arrivati alle donne. Sono proprio loro che nel 44% dei casi ha detto di avere come il più grande rimpianto nella vita l’amore. Questa percentuale si scontra contro il misero 19% degli uomini che, invece, avrebbero qualche rimpianto in più riguardo il lavoro.
E visto che abbiamo accennato al lavoro, a questo riguardo i rimpianto ce l’hanno solo il 27% delle donne contro il 34% degli uomini.
Ora, pensare che vivere di rimpianti possa essere non proprio la cosa migliore verrebbe spontaneo ma, come spiegano i ricercatori, questo non è del tutto vero, anzi. Eh sì, il fatto di avere rimpianti, a detta del prof. Roese, può essere buona cosa perché può spronare la persona a fare meglio la prossima volta.
«Il rimpianto è qualcosa che può spingere le persone a aver maggiore successo in futuro. E' un motivatore. E' un vantaggio se si impara la lezione e si va avanti velocemente. E' solo un problema se si continua a rivivere che lo stesso rammarico più e più volte», scrivo gli autori dello studio sulle pagine della rivista Social Psychological and Personality Science.