giovedì 2 aprile 2009

IL BACIO FA' TROVARE L'ANIMA GEMELLA

Se volete scoprire se la persona che avete davanti la vostra anima gemella c'e' una sola cosa da fare: baciarla. E' attraverso il bacio, secondo gli studiosi americani, che si capisce chi e' veramente l'altra meta' della mela e non c'entrano niente tutte le romanticherie da "apostrofo tra le parole t'amo", quanto piuttosto un fulmineo e serrato esame di compatibilita' biologica.
"Un bacio e' un'esplosione di informazioni che si inviano e si ricevono" dice Helen Fisher, antropologa autrice del volume 'Perche noi: la natura e la chimica dell'amore romantico'". "Fondamentalmente" aggiunge, "il bacio e' uno strumento di valutazione della compatibilita'. Il grosso della corteccia cerebrale e' deputato a raccoglierei le sensazioni che vengono dalle labbra, dalle guance, dal naso e dalla lingua. Di dodici nervi craniali, cinque raccolgono informazioni da intorno alla bocca". Il bacio "e' fatto per le sensazioni piu' delicate: i sapori, le temperature, il tocco e gli odori. Quando si bacia qualcuno lo si 'sente' per davvero, quindi un bacio non e' solo un bacio, ma un modo di far sapere chi si e', cosa si vuole e cosa si puo' dare". Gordon Gallup, docente di psicologia evolutiva all'universita' di Albany, si spinge oltre. "Al momento del bacio" dice, "ci sono meccanismi altamente 'cablati' che valutano lo stato di salute, quello riproduttivo e la compatibilita' genetica. Quello che accade al momento del bacio, insomma, e' una proposta 'o la va o la spacca'". Un sondaggio dell'universita' di Alabny tra gli studenti sembra dar ragione a questa teoria. Il 59 per cento dei ragazzi e il 66 per cento delle ragazze ha ammesso di aver perso interesse in un persona che trovava attraente gia' dopo il primo bacio. Ma la riproduzione e la nascita di una coppia, avverte Fisher, non dipendono solo dal bacio. "Il cervello ha sviluppato tre diversi sistemi" dice, "una e' la spinta sessuale, la seconda e' l'amore romantico e il terzo e' il senso si calma e di sicurezza che si avverte in una relazione di lunga durata".Marzo 2009
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L'AMORE ROMANTICO DURA PIU' A LUNGO

Un nuovo studio dell'Università di Santa Barbara in California ha provato che, contrariamente alle convinzioni diffuse, l'amore romantico può durare tutta la vita e può portare a rapporti più felici e sani.
I ricercatori hanno esaminato 25 studi contenenti la relazione di 6.070 persone che hanno avuto rapporti di coppia sia a breve che lungo termine per sapere se l'amore romantico potesse essere associato a più soddisfazione. Per far ciò, i rapporti di coppia sono stati catalogati in romantico, passionale (romantico con ossessione) o amore-amicizia e classificati come rapporti a lungo o breve termine. In tutto sono stati analizzati rapporti a breve durata tra i giovani che hanno avuto rapporti di durata inferiore ai quattro anni; rapporti a medio termine e a lungo termine in coppie più mature conviventi o sposate da almeno dieci anni. I ricercatori hanno così scoperto che coloro che hanno segnalato di aver avuto un grande amore romantico sono più soddisfatti sia nei rapporti a breve che lungo termine. Quelli che hanno avuto rapporti di amicizia-amore si sono detti moderatamente soddisfatti e quelli che hanno avuto un amore passionale hanno dichiarato di essere soddisfatti solo per i rapporti a breve termine. In linea generale, tutti quelli che si sono dichiarati soddisfatti del loro rapporto di coppia e che hanno detto di essere felici e con una maggiore autostima, sono quelli che hanno un rapporto di amore romantico da lungo tempo. Uno dei fattori chiave è che il fatto di avere un compagno che è 'qui per te' rende il rapporto migliore e promuove i sentimenti d'amore, sottolineano i ricercatori. C'è una grande confusione in merito alle differenze tra amore romantico e amore passionale, tengono a precisare i ricercatori, infatti "molte persone credono che l'amore romantico sia la stessa cosa dell'amore passionale" ha dichiarato la dottoressa Bianca P. Cevedo a capo dello studio. Che aggiunge "ma non lo è. L'amore romantico ha la stessa intensità, impegno e chimica sessuale dell'amore passionale meno la componente ossessiva che caratterizza quest'ultimo. L'amore passionale o ossessivo include sentimenti di incertezza e di angoscia. Questo tipo di amore porta a rapporti sì intensi, ma brevi".
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NEI MATRIMONI TRADISCE UNO SU QUATTRO

Secondo lo studio, oltre al preoccupante dato della crescita dei tradimenti in Italia, ce n'è un altro altrettanto spiazzante: il numero di donne sposate che tradiscono ha quasi raggiunto quello degli uomini, con una percentuale del 45% contro il 55%. E non solo. Nel 7% dei casi chi tradisce, uomo o donna che sia, la fa con una persona del suo stesso sesso. Crescono dunque anche le indefeltà extraconiugali omosessuali, in un quadro che numericamente non lascia molto spazio al romanticismo e ai sogni d'amore. Cade così il mito del maschio italico, malandrino e infedele per vocazione. La donna, da oggetto del desiderio, passa a diventare cacciatrice. Tutto questo fermento di relazioni extraconiugali si consuma soprattutto in alcuni ambienti che, secondo lo studio, vanno rintracciati nel contesto lavorativo e nelle attività sociali, favorite in particolar modo da internet, chat e social forum, ma anche dagli incontri casuali vecchio stile. Le percentuali parlano chiaro: nel 60% dei casi chi tradisce lo fa con un collega di lavoro, mentre per il restante 40% il fedifrago tradisce con una persona conosciuta online, o sempre più raramente offline. Cambiano insomma le regole del tradimento, ma restano invariate le modalità che portano il conigue a scoprire il fattaccio. La scoperta di questi nuovi tradimenti avviene nelle stesse modalità di quelli tradizionali ovvero tramite sms, email, investigazioni private o confessioni.

A stupire però è soprattutto il dato riguardante le infedeltà omosessuali che l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione matrimonialisti italiani commenta così: "Sempre più spesso, nelle procedure di separazione, si scopre che il marito o la moglie hanno relazioni extraconiugali con persone dello stesso sesso". E le reazioni dei coniugi che scoprono tali tradimenti omosessuali - spiega Gassani - sono quasi sempre di sbigottimento, incredulità, delusione o vergogna. Molti coniugi tendono ancora a nascondere la omosessualità del partner quasi come fosse un tabù. "Ultimamente, però, si sta registrando una inversione di tendenza. I traditi hanno sempre meno remore a portare le prove in giudizio della infedeltà coniugale di tipo omosessuale". Del resto anche la Cassazione, con la recente sentenza n. 7207/09, ha equiparato, in termini di gravità, la relazione extraconiugale omosessuale a quella eterosessuale, addebitando la separazione ad un marito che aveva tradito la moglie con un altro uomo. "Tale pronuncia della sprema corte - conclude Gassani - ha sancito due princìpi: il primo sottrae alla omosessualità ogni connotazione patologica o perversa; il secondo in virtù del primo, stabilisce che qualsivoglia relazione extraconiugale può essere sanzionata mediante l'addebito della separazione, quando il tradimento viene considerato la causa, e non la conseguenza, della crisi coniugale".
(2 aprile 2009)
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