martedì 1 aprile 2008

Macché sesso! I maschi sono romantici

Una ricerca propone un ritratto dei ragazzi diverso da quello che popola l'immaginario comune

NEW YORK - Chi lo ha detto che gli adolescenti pensano solo al sesso e che sbuffano annoiati quando gli si parla di amore e romanticherie varie? Non è vero che tra i banchi di scuola superiore i compagni di
Gli attori Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti in una scena del film «Ho voglia di te» (Ansa)
avventure si scambiano commenti e impressioni solo sulle forme delle giovani compagne o fantasticherie su bellezze meno accessibili, come veline e starlette varie: nei loro discorsi ci sono anche sentimenti e pensieri dolci e appassionati. È uno studio pubblicato sul Journal of Adolescence a ridisegnare il profilo dei giovani maschi, smentendo lo stereotipo secondo il quale i ragazzi di 15-16 anni (e dintorni) sarebbero guidati nelle relazioni con l'altro sesso principalmente dall'ormone.

LA RICERCA - Secondo quanto emerso dal report realizzato dagli psicologi della State University of New York di Oswego, nonostante il testosterone continui a guidare molte scelte dei maschi in questione, tra le ragioni del primo appuntamento le motivazioni romantiche superano quelle sessuali. Interrogati sulle ragioni che li spingono a uscire con le ragazze, oltre l'80 per cento dei partecipanti allo studio (un centinaio di sedicenni maschi, eterosessuali, il 40 per cento dei quali sessualmente attivo) ha infatti dichiarato di farlo per un reale interesse nell'altra persona. Insomma, il primo motivo per cui i ragazzini chiedono alle coetanee un incontro non è il sesso, ma il desiderio di una relazione sentimentale in piena regola. Certo la curiosità di approfondire la conoscenza (in tutti i sensi) non manca, e l'attrazione fisica è infatti la seconda principale motivazione indicata dai giovani, la maggior parte dei quali ha però giustificato con l'amore per il partner il desiderio di avere rapporti sessuali. Mentre il 14 per cento degli intervistati ha ammesso di voler fare sesso per perdere la verginità, e il 9 per cento per non restare indietro rispetto agli amici.

STRATEGIA? - Certo qualcuno potrebbe mettere in dubbio la sincerità dei ragazzi intervistati, argomentando che a quell'età appare spesso più furbo mascherare la spinta dell'ormone dietro a motivazioni più adulte responsabili, e a quanto pare anche i ricercatori americani si sono posti il problema, ammettendo che effettivamente non c'è modo di sapere se e quanti hanno detto la verità. Tuttavia, Andrew Smiler, docente di psicologia e autore dello studio, è convinto che si debba dare credito ai ragazzi, perchè se è vero che alcuni di loro sono semplicemente alla ricerca di esperienze, al tempo stesso non possiamo dubitare che per molti altri le relazioni sociali abbiano un loro peso. «I nostri ragazzi non corrispondono al vecchio orribile stereotipo che conosciamo - sostiene Smiler - in genere a loro interessa frequentare e approfondire la conoscenza del partner». Il professore mette inoltre in luce che per molti adolescenti sarebbe importante ricevere consigli e messaggi costruttivi da parte dei genitori in merito appunto a questioni quali il rapporto con le ragazze e il rispetto per le relazioni di coppia, ma sottolinea anche che sono pochi i genitori che parlano apertamente di questi argomenti con i figli maschi, mentre accade più spesso che lo facciano con le figlie femmine. Questo essenzialmente perché si crede, erroneamente, che i maschi non siano emotivi e che siano più superficiali, e perciò spesso gli adulti sorvolano su determinati argomenti, sia che si tratti di relazioni sentimentali o di amicizia.
Alessandra Carboni
18 febbraio 2008
www.corriere.it

Le donne francesi? Sempre più predatrici

Almeno 5 partner nella vita per la maggior parte di loro. Sessualità maschile e femminile sempre più simili
PARIGI - «Le donne sono diventate come gli uomini?» si chiede provocatoriamente il settimanale francese Nouvel Observateur commentando i risultati dell'ultimo studio sulla sessualità condotto in Francia dall'Agenzia nazionale di ricerche sull'Aids e le malattie virali (Anrs) e intitolato «Enquête sur la sexualité en France» (Inchiesta sulla sessualità in Francia). Per questa ampia e dettagliata ricerca, che sarà disponibile a breve nelle librerie transalpine, sono stati intervistati oltre 12mila francesi tra i 18 e 69 anni.
La copertina del volume di 600 pagine che raccoglie i risultati della ricerca sualla sessualità in Francia. Lo studio si basa su 12mila interviste condotte fra il 2005 e 2006 (dal Nouvel Observateur)
Dall'indagine emerge che il gentil sesso d'Oltralpe è molto più emancipato e trasgressivo rispetto al passato e che le donne francesi assomigliano sempre più a vere e proprie «predatrici sessuali». Gli uomini si confermano amanti prestanti, anche se ben un quinto dei maschi transalpini dichiara senza mezze misure «di non essere interessato al sesso».

GRANDE CAMBIAMENTO - Secondo lo studio il grande cambiamento degli ultimi anni consiste in una sempe maggiore somglianza dei comportamenti sessuali maschili e femminili: a differenza di quanto avveniva nel 1970, quando il 68% delle donne dichiarava di aver avuto un solo partner nella propria vita, oggi questa affermazione viene confermata solo dal 34% delle francesi. In media la maggior parte delle transalpine moderne dichiara infatti di aver avuto almeno 5 partner, mentre i maschi confermano i risultati del 1970, e come allora, dicono che in media nel corso della loro vita hanno fatto sesso con 11 differenti compagne. Le donne, inoltre, avrebbero anche maggiori rapporti saffici rispetto al passato: se nel 1992 solo due donne su cento «confessava» di aver avuto rapporti omosessuali, adesso la cifra è raddoppiata e almeno il 4% delle transalpine ammette di aver provato almeno una volta l'amore con persone dello stesso sesso.

LA PRIMA VOLTA - Uomini e donne francesi di oggi sono simili anche perchè fanno sesso per la prima volta praticamente alla stessa età. Infatti se nel 1950 vi era una differenza di almeno due anni tra il primo rapporto sessuale della maggioranza dei maschi (18 anni e mezzo) e quello delle donne (20 anni e mezzo), oggi questa distanza si è notevolmente accorciata: gli uomini in media perdono la verginità a 17 anni e 2 mesi, mentre le donne a 17 anni e sei mesi. Infine nove donne francesi su dieci che hanno superato i 50 anni dichiarano di essere sessualmente attive, contro solo il 50% del 1970. «La buona vecchia dicotomia, l'uomo predatore, la donna pazientemente chiusa in casa ad aspettare il ritorno del guerriero, è stata messa definitivamente in discussione» sentenzia «Le Nouvel Observateur»

VISTO DA LONDRA - Secondo il londinese «Daily Telegraph» un esempio emblematico della trasformazione della mentalità del gentil sesso transalpino è riassunto nella figura di Carla Bruni, «prima signora» di Francia. Sebbene italiana di origine, l'ex modella, secondo il quotidiano conservatore britannico, madame Sarkozy raccoglie dentro di sè tutte le caratteristiche della francese moderna: recentemente ha dichiarato che la monogamia è «terribilmente noiosa» e parla tranquillamente delle sue relazioni passate e delle sue conquiste, tra cui non mancano, oltre al presidente francese, altri nomi celebri come Mick Jagger and Eric Clapton. Inoltre continua il Telegraph «la Bruni conferma il vecchio stereotipo che lega lo status sociale e la virilità» e non disdegna di dichiarare: «Voglio un uomo con un potere assoluto».

AMORE E SESSO - Naturalmente, sempre secondo la ricerca, vi è ancora qualcosa che resiste alla modernità e al cambiamento dei tempi: la maggior parte delle donne, soprattutto in giovane età, continua a considerare il sesso qualcosa che non può essere scisso dall’amore, cosa che non accade negli uomini, che riescono a separare facilmente i sentimenti dalle prestazioni sessuali. Infine i risultati dello studio confermano che i francesi del XXI secoli hanno meno tabù e inibizione del passato, ma subiscono fortemente «l'ansia da prestazione»: non a caso mezzo milione di transalpini ogni anno almeno una volta si recano da un sessuologo

Francesco Tortora
07 marzo 2008

www.corriere.it

Lei bella, lui brutto... e il matrimonio è più felice

Il matrimonio è più felice se lei è più attraente di lui. Lo sostiene un gruppo di psicologi americani sulla base di uno studio compiuto su un campione di 82 coppie che si sono sposate negli ultimi sei mesi. I mariti più belli della consorte sono risultati meno soddisfatti e meno disposti a impegnarsi nella ricerca di più solidi equilibri coniugali, indica lo studio che è stato pubblicato sulla rivista «Journal of Family Pshychology». Gli psicologi dell’università del Tennessee con a capo il professor Jim McNulty hanno indagato sull’arcano dando innanzitutto un voto di bellezza facciale ad ognuno degli 82 neo-mariti e delle 82 neo-mogli e invitandoli poi a compilare un dettagliato questionario, congegnato in modo da capire «la qualità della vita matrimoniale». La conclusione è chiara: la bruttezza di lui non è assolutamente un problema mentre la bellezza di lei è fonte di gioia e piacere per entrambi i coniugi. L’uomo dotato di maggior fascino rispetto alla donna non è invece per niente contento e si considera autorizzato a cercare distrazioni altrove. Gli scienziati sono convinti che queste dinamiche siano governate dai reconditi meccanismi dell’evoluzione della specie e dagli istinti della sopravvivenza: in genere la donna cerca il miglior padre possibile per i propri figli e dà poco peso all’ aspetto fisico del partner, mentre nel tentativo di passare i loro geni «con la massima efficienza» gli uomini guardano naturalmente a donne «giovani, sane, fisicamente appetibili».

L'amore rende monogami, il sesso traditori

L'amore è cieco e rende ciechi. Solo l'amore, e non il semplice desiderio, permette ad una persona di prendere un impegno esclusivo con un'altra. Amare una persona, infatti, assorbe talmente tante energie emotive da rendere ciechi agli stimoli esterni e alle tentazioni. L'amore, come la vendetta, rientra in questi sentimenti definiti dagli psicologi "commitment device": sono degli stratagemmi che la mente usa per impegnarsi nel perseguire un obiettivo e non farsi distrarre da altro.

Lo ha dimostrato una ricerca condotta da un gruppo di psicologi della University of California di Los Angeles; il lavoro è stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista Evolution and Human Behavior. L'attrazione fisica e il sesso, secondo quanto sostenuto dallo studio, non sono uno stimolo sufficiente a fare nascere un patto di esclusività tra due persone. Ma come fa l'amore a sedare l'istinto di guardarsi intorno o di essere promiscui? Semplice: quando si è innamorati c'è una prima fase in cui si è completamente presi dall'altra persona per cui cervello ed emotività sono completamente assorbiti (o annebbiati dipende dai punti di vista) dal pensiero dell'altro. In questa fase si costruisce con la persona che si ama una vita fatta di abitudini, di cose condivise, di tempo passato insieme. Questa costruzione richiede tempo ed energie, richiede anche di focalizzarsi sul raggiungimento dell'obiettivo: la vita insieme. È in questa fase che bisogna concludere! È questo il momento cruciale in cui una persona è in grado di assumersi la responsabilità di una scelta monogama, né prima né dopo. La tempistica è fondamentale. Fonte: Gonzaga G et al. Love, desire, and the suppression of thoughts of romantic alternatives. Ev Hum Beh 2008;29:119-26.
emanuela grasso
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In amore le donne vogliono il massimo

Le donne vogliono il compagno perfetto. Intelligente, che infonda sicurezza, serio, di bella presenza. Non importa se per relazione stabile o per un'avventura. Si mira sempre al top. Le donne vogliono tutto. Lo sostiene una ricerca pubblicata sull'ultimo numero della rivista Evolutionary Psicology e condotta da David Buss psicologo della University of Texas di Austin.

Non è vero, dunque, ciò che altre ricerche avevano sostenuto e cioè che anche le donne hanno imparato a modulare le richieste da fare ad un uomo a seconda del tipo di relazione che vogliono stabilire. Per le relazioni brevi l'importante è che il tipo sia avvenente e divertente, ma per metter su famiglia occorre l'uomo che sa programmare, che dia l'idea di solidità. Questo hanno sostenuto molti psicologi negli ultimi tempi, assecondando l'idea che l'emancipazione della donna ne abbia modificato la forma mentis. Secondo Buss questo non è vero: la donna vuole sempre il massimo dal compagno, anche quello occasionale.

E dunque AAA cercasi uomini con ottimi geni e in questo senso il bell'aspetto aiuta; con un grande senso di lealtà e devozione; spiccata capacità di stare in gruppo e di manifestare istinto di protezione verso la compagna e la prole. Non importa se il nuovo incontro sarà o no l'uomo della vita, ma per non rischiare meglio scegliersi subito quello che potrebbe piacere e puntare in alto, perché non succede... ma se succede che un incontro occasionale poi diventi l'uomo che resta, il futuro felice è AAAsicurato.

Fonte: David M. Buss. Do attractive women want it all? New study reveals relationship standards are relative. Evolutionary Psicology on press
emanuela grasso fonte
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Donne Belle Cercano Uomo Perfetto, Studio Usa

Milano, 21 mar. (Adnkronos Salute) - Fin da bambine sanno di piacere e di suscitare ammirazione. E così, nella scelta del partner per la vita, lo vogliono perfetto: bello, sano, ricco, padre ideale, di buona famiglia, leale e devoto. Le donne belle non si accontentano, mentre gli uomini attraenti sono più propensi a 'chiudere un occhio' sulle caratteristiche della madre dei loro figli. A indagare sui desideri dei due sessi alle prese con Cupido è uno studio dell'università del Texas, coordinato dallo psicologo David Buss e pubblicato sulla rivista 'Evolutionary Psychology'.

La teoria del team americano è semplice, ma rivoluzionaria rispetto alle ricerche precedenti: quando si tratta di cercare un compagno, il criterio utilizzato dalle donne non dipende soltanto dal tipo di relazione che cercano - passeggera o duratura - ma viene condizionato anche dal proprio aspetto fisico. Le belle, quelle che 'non devono chiedere mai', pretendono di più. In passato, ricordano gli autori, era emerso in genere che quando una donna 'punta' a un rapporto solido si indirizza verso uomini in grado di garantire un futuro stabile a sé e ai propri figli, mentre a un partner 'di transizione' chiede virilità ed aspetto impeccabile. Ma ora Buss e Todd Shackelford, docente di Psicologia alla Florida Atlantic University, fanno un passo in più: "Nella scelta di un uomo - assicurano - le donne calibrano i propri standard anche in base a quanto si sentono desiderabili. E le donne ritenute fisicamente attraenti mantengono standard alti". Al contrario le altre, ma anche gli uomini belli o bruttini, dopo i primi insuccessi sono più disposte a 'trattare' e abbassano il tiro.
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