mercoledì 23 novembre 2011

NON PUBBLICARE FALSE FOTO SU INTERNET PER LA RICERCA DI UN PARTNER

Quando si crea il proprio profilo su un sito d’incontri, un social network o altro mezzo per incontrare qualcuno, la tendenza è quella di mettere una propria foto un po’ più lusinghiera per apparire un po’ meglio di quello che si è in realtà. Ecco dunque postare la foto di una decina di anni fa, oppure quella sapientemente – o meno – passata sotto il ritocco di Photoshop.

Ma serve davvero? In questo modo è più facile trovare un partner? A quanto sembra, no.

Gli scienziati statunitensi, questa volta, hanno voluto verificare se e quale influenza potesse avere sulle scelte delle donne la fotografia di un potenziale partner. E come questa, rispecchiante la realtà o meno, potesse fare la differenza.

I ricercatori della Villanova University di Philadelphia hanno così scoperto che chi è bello lo è dentro, letteralmente. Sì, anche se il concetto è largamente diffuso chi, quando si tratta di fare colpo a distanza e mascherandosi dietro a uno schermo, ritiene sia vero che la bellezza è una questione interiore? Pochi o quasi nessuno. Eppure, questo studio, dimostra che si può trasmettere la propria bellezza non per mezzo di una foto – usata, nel caso, per mascherare i difetti – ma per mezzo della propria descrizione a parole (in questo caso, scritte).

Le donne partecipanti allo studio, a sorpresa, hanno scovato la bellezza nelle parole, senza bisogno di vedere la foto del pretendente.

La dottoressa Rebecca Brand e colleghi hanno coinvolto nello studio 50 giovani donne a cui è stato chiesto di valutare i profili di 100 uomini, di età compresa tra i 22 e i 25 anni, tutti iscritti a un noto sito d’incontri.

Il gruppo maschile è poi stato suddiviso per quattro, con 25 uomini per ognuno, che avrebbero dovuto essere valutati dalle donne. I gruppi sono poi stati ulteriormente suddivisi in due sottoinsiemi di 25, di cui il primo era supportato dalla foto; il secondo dal profilo testuale, in modo che non fosse possibile un’ingerenza da parte della foto sul testo e viceversa.

Le partecipanti femmine dovevano poi esprimere un giudizio articolato rispondendo a una serie di domande o requisiti. La prima domanda, riferita alla foto, era incentrata sul come trovavano fisicamente l’uomo, se era attraente in linea globale e per un eventuale appuntamento. E poi per un breve incontro sessuale o una relazione a lungo termine.

Le stesse domande sono state poste anche per quanto riguardava il profilo testuale. Tuttavia, in aggiunta, è stato chiesto alle partecipanti di valutare ciascun candidato su come eventualmente lo trovassero gentile, fiducioso, intelligente, divertente o brillante in base al suo profilo.

I risultati dello studio sono stati pubblicati su Computers in Human Behavior e mostrano come «L’attrattiva generale della foto fosse positivamente correlata con l’attrattività complessiva del testo – spiega Brand – In altre parole, coloro che sono fisicamente attraenti riescono anche a scrivere più profili attraenti».

In questo senso, spiega ancora l’autrice dello studio, i siti di incontri online pare non livellino il campo di gioco per le persone poco attraenti. «I nostri dati suggeriscono che gli individui attraenti hanno scritto testi (profili) capaci di trasmettere fiducia, ed era forse questa fiducia che in primo luogo ha segnalato una qualità alle donne», ha aggiunto Brand.

Questa più grande capacità di trasmettere fiducia anche solo con le parole, secondo i ricercatori, potrebbe ricercarsi in un maggior valore che l’individuo che si ritiene attraente attribuisce a se stesso. In soldoni, se non si ha fiducia in sé è inutile ritoccare un foto per cercare di apparire quello che non si è; meglio lavorare su se stessi e credere davvero che la bellezza possa essere qualcosa che va al di là del semplice aspetto fisico.

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