SOLO tre coppie su dieci sarebbero fedeli, secondo le ultime statistiche. Siamo un popolo di fedifraghi e l'adulterio appare ormai come una pratica igienica, spogliata di ogni senso di colpa. Tradiscono più gli adulti dei giovani, più gli uomini delle donne, più i cittadini delle metropoli che gli abitanti dei piccoli centri. La stagione più favorevole è l'estate, ed è una miccia che spesso si accende in ufficio.
Secondo l'associazione Matrimonialisti Italiani il 60 per cento dei tradimenti coniugali avviene sul luogo i lavoro. L'età più a rischio, soprattutto per gli uomini, è compresa fra i 40 e i 50 anni, e in circa il sette per cento dei processi di separazioni e divorzio sono segnalate infedeltà di tipo omosessuale. Vi è poi la nuovissima tendenza del cosiddetto adulterio virtuale, quello che si consuma via internet.
Sono 800 mila gli italiani che passano almeno quattro ore al giorno davanti al computer, in chat. Un universo parallelo, che può regalare tentazioni irresistibili, a uomini e donne, età circa 35 anni, cultura medio-alta, in buona parte coniugati. Se navigare in rete troppo a lungo comincia a essere inserito anche in Italia tra i motivi di separazione, viene dalla Gran Bretagna la notizia della prima infedeltà virtuale per la quale è stato chiesto il divorzio: lui, David Pollard, aveva una relazione su Second Life, il più incorporeo dei tradimenti.
Quanto alla vita reale, la rete pullula di guide pratiche all'adulterio, di decaloghi "per non farsi beccare", trucchi, sotterfugi, suggerimenti, occhio agli sms e alle email, siti (per esempio tradimento. net) e social networks dove intrecciare nuove avventure con garanzia di riservatezza, con la possibilità di selezionare il profilo del partner e di scegliere persino la durata del legame. Aumentano esponenzialmente le storie di sesso fra persone che si sono conosciute online, e si moltiplicano anche i siti che vendono alibi per adulteri.
Oggi l'infedeltà sembra essere diventata uno stile di vita, quasi una moda, un'opzione di massa e sempre più sessuologi disquisiscono di "adulterio terapeutico che fa bene all'armonia della coppia". Da scandalo a motivo di vanto, una trasgressione veniale, sdoganata, derubricata. Quasi un diritto, un'opportunità per esprimersi, in certi casi per risarcirsi, basta scorrere le varie poste del cuore.
(1 dicembre 2008)
Secondo l'associazione Matrimonialisti Italiani il 60 per cento dei tradimenti coniugali avviene sul luogo i lavoro. L'età più a rischio, soprattutto per gli uomini, è compresa fra i 40 e i 50 anni, e in circa il sette per cento dei processi di separazioni e divorzio sono segnalate infedeltà di tipo omosessuale. Vi è poi la nuovissima tendenza del cosiddetto adulterio virtuale, quello che si consuma via internet.
Sono 800 mila gli italiani che passano almeno quattro ore al giorno davanti al computer, in chat. Un universo parallelo, che può regalare tentazioni irresistibili, a uomini e donne, età circa 35 anni, cultura medio-alta, in buona parte coniugati. Se navigare in rete troppo a lungo comincia a essere inserito anche in Italia tra i motivi di separazione, viene dalla Gran Bretagna la notizia della prima infedeltà virtuale per la quale è stato chiesto il divorzio: lui, David Pollard, aveva una relazione su Second Life, il più incorporeo dei tradimenti.
Quanto alla vita reale, la rete pullula di guide pratiche all'adulterio, di decaloghi "per non farsi beccare", trucchi, sotterfugi, suggerimenti, occhio agli sms e alle email, siti (per esempio tradimento. net) e social networks dove intrecciare nuove avventure con garanzia di riservatezza, con la possibilità di selezionare il profilo del partner e di scegliere persino la durata del legame. Aumentano esponenzialmente le storie di sesso fra persone che si sono conosciute online, e si moltiplicano anche i siti che vendono alibi per adulteri.
Oggi l'infedeltà sembra essere diventata uno stile di vita, quasi una moda, un'opzione di massa e sempre più sessuologi disquisiscono di "adulterio terapeutico che fa bene all'armonia della coppia". Da scandalo a motivo di vanto, una trasgressione veniale, sdoganata, derubricata. Quasi un diritto, un'opportunità per esprimersi, in certi casi per risarcirsi, basta scorrere le varie poste del cuore.
(1 dicembre 2008)
Articolo completo al seguente indirizzo:
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/tradimenti-aumento/tradimenti-aumento/tradimenti-aumento.html
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/cronaca/tradimenti-aumento/tradimenti-aumento/tradimenti-aumento.html
Nessun commento:
Posta un commento